Ma cosa ha provocato un successo tale da giustificare le numerose proroghe e il progetto di rendere permanente la mostra contro la tortura, trasformando la Torre della Pusterla, sede attuale, in un museo di Criminologia. Solo a Milano sono stati 40 mila i ragazzi che l’hanno visitata. Sembra addirittura che siano loro i più interessati culturalmente e soprattutto i meno traumatizzati: prendono appunti e collegano quanto vedono a ciò che hanno imparato a scuola sul Medioevo e sull’Inquisizione. Per gli adulti è invece quasi impossibile mantenere un atteggiamento distaccato, anche quando si è preparati psicologicamente. Contro la propria volontà si finisce per immedesimarsi nella angosciante sorte dei torturati resa in modo spietato e inequivocabile dalle numerose stampe d’epoca. Un senso di ripugnanza assale tutti, anche i più cinici, causando spesso (cosa curiosa soprattutto agli uomini) svenimenti.
In mostra orrori belli da svenire, Il Giornale, Milano.
11 febbraio 1989.