Anelli spaccatesta
Collocati intorno al cranio della vittima, questi arnesi, peraltro molto comuni in tutta l’Europa, venivano stretti a forza di vite, finché gli aculei all’interno non perforassero l’osso cranico. In seguito, qualche giro di vite in più, causava l’incrinamento dell’osso e il distacco della calotta, tanto che gli occhi venivano espulsi dalle orbite e la materia cerebrale fuoriusciva dalle narici.